La nascita dell’Assicurazione

da | 17 Giu 2022

Come già detto in altra occasione, la nascita dell’Assicurazione ebbe i suoi primi albori già in età molto antica basandosi essenzialmente sul concetto di mutualità e del conseguente trasferimento dei rischi.

L’assicurazione vera e propria nasce nella prima metà del 14° secolo, riguardante un trasporto marittimo di merci tra Genova e Maiorca. Ma è solo tra il 19° e 20° secolo che l’assicurazione, nell’accezione da noi tutti conosciuta, si concretizza e consolida in tutto il mondo occidentale.

Naturalmente, come sempre per le novità, si dovette intraprendere una massiccia campagna di informazione soprattutto per dirimere, una volta per tutte, quel margine di sospetto e di scarsa fiducia che molti consumatori nutrivano nei confronti delle Compagnie di Assicurazione.

Questa attività informativa tendeva essenzialmente a dare un’immagine positiva e rassicurante delle Assicurazioni e, soprattutto, a dare il giusto risalto a questo importantissimo strumento di indiscutibile valore economico sino ad allora, forse, sottostimato.

All’inizio furono adottati come mezzi di diffusione ed informazione i depliants che, nella loro essenzialità, avevano il precipuo compito di far comprendere, in termini elementari, il funzionamento delle polizze assicurative, in primis quelle sulla Vita e contro l’Incendio.

All’inizio del 20° secolo era demandato all’Agente di Assicurazione il compito di stabilire il contatto tra la compagnia di assicurazione ed i potenziali clienti, divenendo questi l’unico effettivo depositario delle pubbliche relazioni nonché il principale diffusore dell’immagine della Compagnia rappresentata.

Questa importante figura nonché quella dei dipendenti della Compagnia addetti all’assunzione dei rischi, resero necessari, ai fini del loro perfezionamento professionale, la creazione di Centri Studi.  In Italia fu istituito dall’ANIA (Associazione Nazionale Imprese di Assicurazione) il CIRSA  (Centro Italiano Ricerche e Studi Assicurativi) avente la finalità di approntare appositi corsi per l’approfondimento della materia assicurativa che, oltre che accrescere il bagaglio professionale degli addetti, migliorava l’immagine delle Compagnie presso i consumatori. Poco tempo dopo fu la volta dell’Istituto per gli Studi Assicurativi di Trieste e, nel 1980, l’importantissimo IFA (Istituto per la Formazione professionale Assicurativa); ultima, l’ASA (Associazione per lo sviluppo delle Studi Assicurativi). Da questo grande fermento ne è derivata la cosiddetta “politica del consumo” avente lo scopo di rafforzare la posizione degli assicurati nei confronti delle compagnie. E’ per tale ragione che l’istituto di vigilanza (IVASS) si è posto il compito primario di tenere sotto controllo la solidità economica delle Compagnie di Assicurazione che, in qualsiasi momento, devono essere pronte a far fronte ai propri impegni economici, ciò nell’esclusivo interesse dei consumatori.

Concludendo, osserviamo che il mondo assicurativo è, oggi, costantemente impegnato nel perfezionamento delle basi giuridiche e finanziarie che hanno il duplice fine di salvaguardare gli interessi degli assicurati nel rapporto con le compagnie di assicurazione e quest’ultime dalle frodi di cui sono frequentemente destinatarie. Solo così si stabilirà l’auspicato equilibrio tra reciproci diritti e doveri.
Mimmo Inzerillo

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