A partire dal 1992 il sistema assicurativo ha dovuto adottare una serie di misure finalizzate alla tutela dei consumatori. Queste misure erano mirate principalmente al controllo della solvibilità finanziaria delle Compagnie nonché alla liberalizzazione del settore.
Le nuove Direttive, poi, hanno dato il via alla libera prestazione dei servizi per due importanti settori dell’attività assicurativa, ovvero l’assicurazione commerciale nonché quella volontaria e di gruppo.
Alla base di dette Direttive vige l’attento controllo dei conti annuali e consolidati delle Compagnie; ciò con chiaro beneficio degli assicurati ma, anche, degli investitori i quali potranno comparare le situazioni finanziarie ed i risultati delle compagnie dei vari paesi.
All’uopo venne costituito un “Comitato delle Assicurazioni” avente la funzione di garantire il massimo equilibrio nelle strutture di controllo; praticamente, una sorta di armonizzazione tra i paesi della Comunità Europea in vari settori assicurativi, con l’obiettivo di permettere il reciproco riconoscimento degli standard di vigilanza a ciascun stato membro. Su tale base l’Autorità di Vigilanza permette alle compagnie controllate di altri stati membri (ad esempio vedasi la nostra mandante AXA – francese) di operare sul territorio, dovendosi però assoggettare al pieno rispetto delle leggi vigenti del paese in cui operano.
Conseguentemente sono stati concordati degli standard su vari punti fondamentali, particolarmente quello sulla solidità finanziaria delle compagnie e, ciò, evidentemente, nell’esclusivo interesse degli assicurati.
Questa solidità finanziaria si concretizza attraverso alcune componenti come il margine di solvibilità, le riserve a garanzia, le riserve tecniche (accantonamento fondi per far fronte agli impegni futuri) e le norme relative alla diversificazione dei metodi di investimento delle attività.
In sintesi, tutte le compagnie devono, senza distinzione, adeguarsi alla normativa vigente e le compagnie estere devono attenersi alle leggi del paese in cui operano, prescindendo dalle eventuali diverse disposizioni, sull’argomento, del proprio paese d’origine.
Tutto ciò consente di ampliare la concorrenza nell’ambito del mercato assicurativo, con beneficio del consumatore ma, anche, delle compagnie stesse che potranno disporre di maggiori prospettive per lo sviluppo dei propri prodotti.
Mimmo Inzerillo