Purtroppo, di questi tempi, le notizie sono difficilmente belle. L’effetto pandemico prima, la guerra in Ucraina dopo, hanno ed avranno inevitabili ripercussioni sull’economia globale in genere, non risparmiando, ahinoi, neppure le tariffe RCA.
Ciò non sarà una sperequazione delle Compagnie di Assicurazione, ma una logica conseguenza della situazione in atto. Le Compagnie di Assicurazioni, è risaputo, nel 2020 e 2021 hanno beneficiato della riduzione del numero di sinistri per il minor traffico durante la pandemia ma, altrettanto vero, questi “benefici” sono stati subito destinati a contenere le tariffe nel periodo successivo. Non sappiamo, allo stato, quanto potrà durare questo “contenimento” ma, certamente, le nostre Mandanti non resteranno… con le mani in mano.
Quali le cause di tutto ciò? Non ci sono dubbi, non solo i contraccolpi delle tensioni geo-politiche legate alla guerra in Ucraina ma, anche, gli strascichi della pandemia.
Le mancate o ridotte forniture di gas da parte della Russia e le pesanti sanzioni alla stessa per l’aggressione all’Ucraina, hanno costretto i paesi europei a cercare altri nuovi fornitori, con le inevitabili ripercussioni sui costi. L’aumento sproporzionato del costo del gas e dei carburanti innesca automaticamente l’effetto domino su ogni genere: non solo su gas e carburanti stessi, ma anche sui generi alimentari, sui trasporti e quant’altro.
Cosa possono fare le Compagnie di Assicurazioni per porre un argine all’aumento delle tariffe?
Come anzi detto, le nostre Mandanti non stanno con le mani in mano, per cui stanno mettendo in atto misure di contenimento degli aumenti tariffari.
Un’apprezzabile iniziativa è l’ultima convenzione destinata ai vecchi ed ai nuovi clienti titolari di una polizza rami elementari che, per effetto di ciò, potranno beneficiare di uno sconto sull’assicurazione auto sino al 50%.
Non è poco, soprattutto se si considerano i dati poco confortanti diffusi dall’ANIA (Associazione Nazionale Imprese di Assicurazione), secondo cui, a fine anno, frequenza e costo medio dei sinistri segneranno una forte crescita. E’ molto indicativo un semplice dato: l’aumento medio del costo dei ricambi auto è stato del 13% circa. Questo andamento negativo, inevitabilmente, riguarderà anche i danni fisici sui quali influirà l’effetto dell’inflazione. Sulla stessa scia e quindi scontata conseguenza, la significativa flessione del Ramo Vita (-12%) determinata dall’andamento del reddito delle famiglie sensibilmente compromesso dal caro vita.
In conclusione, abbiamo visto che nessuno può sfuggire a questa situazione mondiale, tuttavia, almeno per quanto riguarda le misure tariffarie adottate dalle nostre mandanti, possiamo senz’altro affrontare i tempi a venire con cauto ottimismo.
Mimmo Inzerillo