Gioventu’… beata gioventu’! La gioventù, quella bellissima indimenticabile fase della nostra vita, come tutte le cose umane, non ha il dono dell’eternità e, di ciò, dobbiamo farcene una ragione.
Siamo, oggi, pieni di energie, di vitalità ed impegnati per i nostri progetti futuri però, inevitabilmente, arriva il giorno che la fiammella del sacro fuoco della vita comincia ad affievolirsi; è un segnale inequivocabile che è giunta o sta per giungere una nuova fase della nostra esistenza.
Non più animati da quel “sacro fuoco” cominciano i problemi: difficoltà o impossibilità di svolgere in maniera autonoma le più elementari funzioni della nostra vita quotidiana, come lavarsi, muoversi, mangiare, più realisticamente la perdita dell’autosufficienza.
Questa sopraggiunta ma attesa situazione non è una malattia; esser vecchi significa semplicemente essere giunti in una nuova fase della nostra vita.
Tutti vorremmo esser eternamente giovani e pieni di vita, tuttavia questo dono il “Grande Spirito” non lo ha concesso e, quindi, dobbiamo adeguarci al travagliato iter che dall’adolescenza ci porta alla vecchiaia.
Dobbiamo, quindi, essere realisti e capaci di affrontare questa novità pensando, per tempo, a predisporre un piano che concretamente, allorquando l’evento di verificherà, ci consentirà di fronteggiare adeguatamente la perdita dell’autosufficienza.
A tal fine, esistono le cosiddette polizze LTC (Long Term Care), polizze che consentiranno di disporre di una somma per avere una adeguata assistenza o per pagare una casa di cura o una badante.
In pratica, quando sopraggiungono tali eventi, la compagnia di assicurazione eroga una rendita mensile od un capitale predefiniti all’atto della stipulazione del contratto.
Fuori di dubbio, è un modo per garantirsi le risorse economiche che si renderanno indispensabili nel momento del bisogno ed anche, lo sottolineiamo, un modo per affrancarci con dignità dal rischio di gravare sui propri famigliari, non sempre nelle condizioni economiche di provvedervi.
Ovviamente i costi di queste polizze sono rapportati all’età anagrafica del soggetto essendo intuitivo che maggiore è l’età maggiore è la possibilità che l’evento si verifichi.
Allora cari futuri “vecchietti”, oggi che ci è possibile farlo, facciamo ricorso alla nostra razionalità e provvediamo, saggiamente, a preservarci dall’ineluttabilità del tempo.
Mimmo Inzerillo
