Quando l’assicurazione RCA divenne obbligatoria

da | 30 Apr 2021

In una delle nostre precorse news,  scrivevamo dell’entrata in vigore dell’assicurazione RCA obbligatoria, nel 1971. Per quanto la legge 990 del 24/12/1969 avesse concesso all’utenza ed alle Compagnie un margine di quasi 2 anni per organizzarsi, la sua entrata in vigore fu piuttosto travagliata. Purtroppo, come tutte le “cose” del nostro bene amato paese, gran parte degli italiani vollero aspettare  gli ultimi giorni per “mettersi in regola”.

Un grande caos e file chilometriche in tutte le Agenzie di Assicurazione le quali, molto opportunamente e per accaparrarsi il maggior numero possibile di clienti, rimasero aperte anche di notte onde consentire a “quelli dell’ultimo minuto” di munirsi della prescritta copertura assicurativa.

Ovviamente, non si rendeva necessaria alcuna preventiva selezione nella scelta della Compagnia, una valeva l’altra, dato che, la tariffa, era unica per tutte le Società. Oggi, non è più così, dato il vigente regime di libera concorrenza.

All’epoca, a distinguere una Compagnia dall’altra, erano i servizi resi all’utenza come, ad esempio, i tempi per la liquidazione di un sinistro non ancora regolamentati da apposite disposizioni di legge. Come prevedibile, data la proverbiale furbizia di buona parte dell’italica utenza, gli Uffici Sinistri delle Compagnie di Assicurazione erano costantemente assediati da una moltitudine di “danneggiati” che reclamavano il loro “giusto” risarcimento. Le frodi alle Compagnie di Assicurazione facevano, ormai, parte del comune costume.

Non era ancora in vigore la regola del “malus” per cui, se si doveva favorire un amico, non c’era alcun problema nel dichiarare sinistri mai avvenuti. Dai più, ciò non era inteso come una frode vera e propria ma, non facendola, era solo… un’occasione perduta!

Inevitabilmente, col tempo, questo andazzo ebbe le sue ripercussioni; ebbe l’effetto “boomerang” ritorcendosi sull’utenza. Per un certo numero di furbi, tutti, indistintamente, ne pagarono lo scotto. Le Compagnie presero le contromisure adeguando le tariffe all’andamento del rapporto sinistri/premi assicurativi, con i risultati che tutti ben sappiamo.

Oggi assicurare un’auto costituisce un impegno economico non trascurabile. Si pensi, tanto per fare un esempio,  che la nostra Società, presente da sempre su tutti i mercati europei, per lo stesso tipo di auto, in un mercato come Polonia o Croazia o Romania, fa pagare meno di un terzo di quanto farebbe pagare in Italia. Ciò, tuttavia, non significa che Polacchi, Croati o Rumeni siano più seri degli Italiani ma, significa solo che buona parte dei nostri utenti travisano il vero significato dell’assicurazione.

Quando questo benedetto concetto di assicurazione sarà universalmente ben capito, allora anche le Compagnie dovranno adeguarsi alle nuove situazioni. Di tanto, ne è chiara prova il fatto che le Compagnie che hanno un “rapporto sinistri/premi” (ovvero tanto incasso tanto pago) ottimale, adeguano le loro tariffe a tale positivo andamento, con beneficio dell’utenza.

Quando tutti capiranno ciò, le Compagnie, per buona pace di tutti, diminuiranno le loro tariffe e diventeranno agli occhi di tutti anche… più simpatiche!
Mimmo Inzerillo

× Available on SundayMondayTuesdayWednesdayThursdayFridaySaturday