Bentornati dalle ferie! Come consueto, al nostro rientro le cose da fare, lasciate momentaneamente in stand by per la frenesia delle bramate vacanze, sono davvero tante: pagamenti vari, situazioni sospese da sistemare, riorganizzazione dei nostri impegni, e tante altre cose ancora.
Così, nel vortice della routine quotidiana, in un momento di pausa, capita di fare alcune riflessioni, ad esempio una in particolare, ovvero la gestione del nostro tempo: cosa abbiamo fatto, cosa fare, cosa faremo. Una cosa è certa, quando si è giovani o più o meno tali, non si ha ancora una ben definita visione del tempo. Tale “visione” la si acquisisce solo ad un certo punto della nostra vita, cioè quando cominciano ad intravedersi le ombre inquietanti dell’ineludibile momento del “dunque”.
Se ricordate, da ragazzi, le giornate sembravano interminabili, chi ragazzo più non è, invece, le avverte come composte non da 24 ore ma da soli pochi attimi… ; la percezione del tempo, dunque, è diversa a seconda dell’età ma ciò che, tuttavia, è una verità incontestabile è che il tempo fugge ed il suo scorrere è inarrestabile.
Ma, del resto così è, e noi non possiamo fare nulla per cambiarla ma solo farcene una ragione e capire una volta per tutte che, alle regole assolute, nessuno può sottrarsi.
Invero, la caducità della nostra esistenza va affrontata con quel pizzico di positivismo che ci permetterà di razionalizzare al meglio il tempo che ci è stato messo a disposizione.
Ebbene, questa concessione dobbiamo imporci di viverla nel migliore modo possibile eludendo, con le misure più adatte, tutte le eventuali criticità.
Insomma, dobbiamo razionalizzare il nostro tempo e non sprecarlo con le incertezze.
A questo punto, inevitabilmente, dato l’argomento che trattiamo, entra in scena la figura dell’assicuratore a cui dobbiamo ricorrere, non in quanto deus ex machina della situazione ma, più semplicemente, se davvero la volontà è quella di rendere sicuro il tempo a nostra disposizione, ebbene è proprio lui l’uomo della provvidenza da chiamare in causa per suggerirci le soluzioni (assicurative) più idonee alla nostra sicurezza.
Cosa potrà consigliarci il nostro assicuratore? Beh, tanto per dirne qualcuna a caso, innanzitutto una polizza di pensione integrativa data la prevedibile non pingue pensione di cui si potrà godere, parlando dei comuni mortali naturalmente; poi, sicuramente, per chi non è più un virgulto, una polizza per la temutissima perdita di autonomia che, se malauguratamente dovesse accadere, ci consentirà di provvedere autonomamente ad ogni nostra necessità senza dover ricorrere ai figli od ai parenti o chi per loro.
Eppoi, non sarebbe eccessivo se venisse proposta anche una polizza malattia, fermo restando, comunque, che destinatari di tale proposta, sarebbero solo gli “attempatelli” più giovani. A quelli meno giovani, invece, per questioni anagrafiche, è preclusa questa opportunità. Cos’altro ancora? Proteggere i nostri beni (es. la nostra casa, la nostra attività ecc.) da ogni possibile evento infausto.
Potremmo continuare con molto altro ma non vogliamo annoiarvi, tanto più con questo caldo opprimente; l’importante che sia ben chiaro quanto indispensabile è garantirsi una qualità di vita posta al riparo da ogni problema, un impagabile accorgimento che ci consentirà di godere al meglio il nostro tempo.
Concludo, chiedendo venia agli ”attempatelli” come me, precisando che la mia volontà non è stata quella di spaventarli ipotizzando apocalittici eventi ma, solo, consigliare di rendere la loro vita più sicura, più facile, ricorrendo per tempo a quegli accorgimenti che la semplificherebbero al massimo. Insomma, in sintesi, prima che qualcosa di brutto accada, facciamoci trovare già pronti a risolverla; è questa la sicurezza di cui parliamo.
Sulla scia di questa considerazione, concludo augurando a tutti, di qualunque età, colore della pelle, tendenze politiche, fede calcistica (compresi gli iuventini e i milanisti …. naturalmente entro certi limiti…) tutto il meglio possibile. In ogni caso… ad maiora semper!
Mimmo Inzerillo
