Le Assicurazioni, eterne incomprese.

da | 3 Giu 2022

Come già detto in precedenti articoli, il fenomeno assicurativo ha fatto l’ingresso nella nostra quotidianità con la RCA obbligatoria. Da allora è trascorso oltre mezzo secolo ma, ancora oggi, si fa tanta confusione sulle assicurazioni.

Nel gergo assicurativo la parola “rischio” sta ad indicare la possibilità che un fatto futuro ed incerto possa verificarsi. Poi verranno elaborate le tariffe sulla base dei dati statistici rilevati in un certo periodo di tempo. Per rendere meglio l’idea, più “sinistri” o più “eventi” si verificano in un dato periodo di tempo, maggiore sarà la loro incidenza sulla “tariffa”.

Da detto “fatto futuro ed incerto” riguardante un evento attinente alla vita umana (assicurazione sulla vita) o un sinistro (assicurazione danni), ne consegue inevitabilmente un pregiudizio al patrimonio dell’assicurato al quale può essere data una efficace soluzione con un contratto assicurativo.

Tuttavia, su questi concetti permane, ancora oggi, una scarsa consapevolezza del significato e delle vere finalità di un contratto assicurativo che, purtroppo, è spesso considerato più sotto l’aspetto meramente speculativo anziché sotto quello previdenziale e di protezione.

Al di là di tutto ciò, ricorre frequentemente la sopravvalutazione delle proprie conoscenze in ambito assicurativo, ritenendo a torto di poter fare a meno del proprio Agente di Assicurazione. È da questa distorta considerazione delle proprie conoscenze che l’utente incorre, spesso, in autentiche fregature attribuendone, poi, le colpe alla scarsa trasparenza dei contratti di assicurazione e non, invece, alla sua inadeguata analisi del rischio. Insomma, per intenderci, è come se, stando male, avessimo la presunzione di fare una diagnosi della malattia senza la consultazione di un medico. L’attento lettore ben capisce che questa accusa è in chiara antitesi con la citata sopravvalutazione delle proprie conoscenze. Se siamo così bravi e sappiamo tutto sulle assicurazioni, come spieghiamo la “fregatura” cui siamo andati incontro?

Diciamolo chiaramente, è, in generale, radicata una scarsa conoscenza degli strumenti assicurativi, purtroppo anche nelle nozioni più elementari; e ciò non è demerito delle Assicurazioni poco chiare e comprensibili, ma dell’utenza che presta scarsa attenzione al contenuto di un contratto. Dite la verità, avete mai letto con attenzione le condizioni generali di un contratto di assicurazione? Va però detto, ad onor del vero, che certi concetti tecnici possono essere chiariti solo dal nostro Agente che ci terrà lontani da fuorvianti erronee interpretazioni.

Ancora oggi, nel più dei casi, è del tutto assente la percezione del “rischio” inteso nella sua accezione più ampia, tanto che, tra i paesi importanti, l’Italia, more solito, è il fanalino di coda d’Europa. Siamo agli ultimi posti per le assicurazioni sulla salute e sugli infortuni, ritenendo forse, e non è dato sapere perché, di essere indenni da simili infauste circostanze riservate, evidentemente, solo agli altri…!

Questo ormai diffuso “fai da tè”, porta inevitabilmente a scelte non in linea con le proprie necessità dalle cui conseguenze, scaturisce poi la solita accusa della poca comprensibilità delle polizze assicurative. Nella realtà dei fatti, appare evidente più che mai, la necessità di una vera e propria alfabetizzazione assicurativa.

In sintesi, consigliamo anche a coloro i quali ritengono alte le proprie conoscenze assicurative, di affidarsi alle competenze di un “addetto ai lavori”, sia per i casi semplici che per quelli più complessi, ovvero il nostro Agente di Assicurazione che, con la sua professionalità ed esperienza saprà ampliare le nostre informazioni, rendendo così più comprensibili e trasparenti le condizioni che regolano un contratto di assicurazione.
Mimmo Inzerillo