2023: un anno da dimenticare o da ricordare? Le assicurazioni come opportunità di sicurezza e risparmio

da | 22 Dic 2023

Cari amici, un altro anno volge al termine e sui fatti ed eventi che lo hanno caratterizzato di cose da dire ce ne sono davvero tante.

Il 2023 ha visto eventi di portata certamente straordinaria che, senza soluzione di continuità, si protraggono ormai da ben 3 lunghissimi anni.

L’emergenza pandemica prima, poi la crisi russo ucraina con tutti gli inevitabili strascichi di natura energetica ed alimentare, l’inarrestabile inflazione che, a livello mondiale, ha duramente colpito le economie con ricadute preoccupanti sulle famiglie e, come se non bastasse, i noti eventi naturali che hanno messo in ginocchio molti imprenditori, agricoltori, allevatori ed intere famiglie che hanno visto svanire nel nulla il loro bene principale, ovvero la casa. Non parliamo, poi, delle perdite in termini umani.

Nella drammaticità di un quadro così complesso, appare del tutto evidente quanto sia forte l’esigenza di far fronte a tutte queste problematiche, aggravate, oltretutto, anche dalla rottura delle relazioni energetiche tra la Russia e l’UE.

Noi, nella nostra veste di instancabili assicuratori, abbiamo voluto, nel corso dell’anno, intrattenervi con i nostri articoli, con l’intento di suggerirvi, di volta in volta, le migliori soluzioni più idonee ad attenuare, concretamente, gli effetti di questi eventi, quantomeno a livello economico.

Purtroppo questi fatti, nel loro ossessivo ed inquietante ripetersi, rendono indispensabili il ricorso a dette misure (cioè le assicurazioni), le uniche che, a livello individuale, possono essere messe in atto; tutto il resto è solo compito delle istituzioni.

È chiaro che le guerre e le catastrofi naturali, a memoria d’uomo, ci sono sempre state, ma, oggi, gli sconvolgimenti climatici aggravati anche dalle incontrollate emissioni delle attività umane, hanno intensificato il verificarsi di tali eventi tanto da far sostenere di una vera e propria “tropicalizzazione” del clima.

Un vecchio detto dei nostri antenati latini recita “mala tempora currunt et peiora  premunt”, ricorrendo a questa espressione per esprimere le grandi difficoltà del momento e le non confortanti previsioni per il futuro.  Ma noi, facendo tesoro di questa amara constatazione, molto pragmaticamente sappiamo già cosa fare.

Cari amici che dirvi ancora? Cerchiamo di esorcizzare questo detto ed auguriamo a tutti, compresi i nostri amati amici a quattro zampe, un Buon Natale e un futuro più roseo e, soprattutto, più ricco di umana comprensione e solidarietà.
Ancora, BUON  NATALE!
Mimmo Inzerillo

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