L’innovazione a tutti i costi, il frenetico desiderio di innovazione, di cambiamento, spesso volto a cancellare tutto ciò che fa parte del passato, quasi come si volesse banalizzare e negare il grande valore che gli è, invece, appartenuto.
Tristemente, una sorta di condanna ad una inappellabile “damnatio memoriae”, la cancellazione assoluta di tutto ciò che è stato.
Ovviamente, anche per ragioni chiaramente anagrafiche, il sottoscritto non si sente di condividere tutto ciò. Paradossalmente è come se si volesse cancellare il significato della storia e relegarla solo ad un tenue, pallido ricordo.
Ma è d’uopo ribadirlo con forza: tutto quello che è appartenuto al passato, anche quello più recente, è il frutto di ricerche ed esperienze fatte sul campo e, se proprio non vogliamo essere smentiti, facciamolo con un esempio pratico, … prendiamo il caso di una qualsiasi attività professionale.
Ebbene, l’approfondimento di un caso, per qualunque attività, richiedeva un attento studio, un’approfondita e non sempre facile ricerca, ricerca di testi, spesso non facilmente reperibili, che trattassero l’argomento o il problema. Tutto questo con intuibile dispendio di tempo ed incessante lavoro.
Tutto questo, oggi, è ampiamente facilitato da uno straordinario strumento che si chiama WEB che, grazie ai suoi eccezionali motori di ricerca, riduce sensibilmente le antiche fatiche. Anche quelle del recentissimo passato.
La rivoluzione informatica degli ultimi decenni ha inciso in maniera molto significativa sul modo di affrontare la nostra attività lavorativa, sul modo di fare ricerca e, finanche, sulla socialità.
Da tutto ciò se ne deduce che questa rivoluzione tecnologica ha un forte impatto su ogni struttura lavorativa ed anche sui rapporti interpersonali.
Tutta questa innovazione ha, però, un prezzo: comunicare via computer od altro analogo strumento, isola le persone e le dissocia dal principio del lavoro d’insieme.
La nuova tecnologia, lo ripetiamo, ha modificato molto positivamente l’intera struttura lavorativa semplificandola al massimo e, ciò, ad esclusivo vantaggio dell’uomo ma, ammettiamolo, il comunicare attraverso il ricorso a queste moderne tecnologie, riduce ad una piccola dimensione umana i rapporti interpersonali impoverendo, peraltro, anche il valore dello spirito di gruppo.
Tuttavia il dado è tratto e non si può più tornare indietro!
Se, da un lato, rivendichiamo l’innegabile valore del mondo WEB, in aggiunta a quanto già detto sopra, non possiamo non evidenziare le insidie che il mondo dell’informatica ci riserba e sulle quali abbiamo esaurientemente riferito col nostro articolo dello scorso 3 febbraio 2023. Ma, come dice bene quel detto latino, facta lex inventa fraus, fatta la legge trovato l’inganno! Infatti, proliferano associazioni di autentici delinquenti, gli Hacker, che con la loro sofisticata e profonda conoscenza del mondo informatico mettono sotto scacco l’indifesa utenza.
Anche in questo caso appare del tutto evidente quanto rilevante sia la necessità di protezione assicurativa; protezione che pone uno schermo, almeno in termini economici, al famigerato “Cyber Risk”, i rischi del mondo informatico.
Proteggersi da tali rischi, in termini di costi, è assai accessibile per tutte le tasche e può senz’altro completare, per chi ne avesse già una, la vostra polizza Casa, ma può essere disponibile anche con altra polizza ad hoc, studiata solo per tale rischio.
Questi, cari lettori, sono ormai problemi che, piaccia o meno, riguardano la nostra vita di tutti i giorni, per cui è opportuno approntare un efficiente piano di difesa da essi; ma non solo per l’argomento trattato, ma anche per prendere coscienza che, oggi, la protezione assicurativa è alla base dell’intera nostra quotidianità. Difendere i nostri beni, difendere la nostra salute, difendere la nostra attività, assicurarci una buona vecchiaia, è questo l’obiettivo che, oggi, dobbiamo porci per garantirci un sereno vivere.
Mimmo Inzerillo
