Come nella norma, anche quest’anno, durante il periodo ferragostano, il nostro Paese si ferma. Gran parte delle attività (con esclusione di supermarket, farmacie ecc.) si fermeranno come se coinvolte in un gigantesco black out, magari limitato dati i tempi tristi, ma si fermeranno ugualmente per alcuni giorni. Il più degli italiani, ciò risulta da un’indagine, sceglie il mese di agosto per le proprie ferie e, ciò, deve indurci a fare delle serie riflessioni.
Nei nostri precedenti messaggi vi abbiamo segnalato cosa è utile fare per proteggere i nostri beni, la nostra casa in particolare e, per chi avesse optato per un viaggio all’estero, vi abbiamo suggerito l’adozione di dati accorgimenti, davvero provvidenziali nei casi di criticità.
Questi accorgimenti, cari signori, non sono per nulla un lusso ma, bensì, delle evidenti necessità che ci tutelano da imprevisti che possono determinare danni economici, spesso molto rilevanti e con pesanti ricadute sull’assetto famigliare.
Una polizza multigaranzia per la casa o una polizza protezione viaggio, hanno dei costi assolutamente contenuti ed alla portata di chiunque. Analogamente anche per la nostra attività, soprattutto se siamo degli autonomi.
Dal latino “ad securo”, mettere al sicuro, si delinea la funzione primaria di una polizza di assicurazioni. Ci garantisce sicurezze; non ci preserva dagli effetti degli eventi ma ci tutela dai danni economici che da essi possono derivare, e non è poco.
In Europa, soprattutto quella occidentale, assicurarsi contro i rischi è sempre stata la normalità mentre nel nostro paese, pur viva la percezione ed il concetto di rischio, tale accortezza si è poco concretizzata. Assicurarsi, in una scala di valori, non è considerata la priorità assoluta.
Non crediamo si tratti di un fatto culturale giacché il nostro non è un popolo di sottosviluppati ma, verosimilmente, è causato da quelle incancrenite incertezze economiche che hanno sempre caratterizzato l’Italia, pur essendo essa la settima potenza economica del pianeta. Prima altre cose poi, eventualmente, anche l’assicurazione. Purtroppo ciò è tristemente smentito dai disastrosi effetti degli eventi climatici che ben ricordiamo; chi era assicurato non ha avuto problemi… gli altri sono, fiduciosi, nelle mani della efficienza delle istituzioni, purtuttavia nulla di sicuro e quando?
Detto ciò, assodato che “prevenire è meglio di combattere”, è il caso che, chi ancora non lo avesse fatto, si sedesse al tavolino e cercasse di razionalizzare, per il proprio bene, il concetto di rischio nella sua accezione più ampia, non tralasciando poi, ove possibile, anche l’importante aspetto previdenziale i cui giovamenti vengono molto apprezzati al momento della nostra pensione.
A questo punto, cari lettori, che dirvi se non darvi il nostro commiato augurandovi delle rilassanti ferie? Tuttavia, non tralasciando di raccomandare una seria riflessione su quanto abbiamo argomentato.
Mimmo Inzerillo