Consigli per il rientro dalle vacanze: scelte prudenti per la sicurezza personale e patrimoniale

da | 1 Set 2023

Le tanto attese vacanze, purtroppo, stanno per finire e al nostro rientro tante problematiche riguardanti la nostra quotidianità dovranno essere affrontate e, possibilmente, risolte.

Dovremo, dunque, riprendere molte tematiche temporaneamente lasciate in stand by: la ripresa del nostro lavoro, gli studi dei nostri figli, le tasse e le scadenze e, perché no, anche la nostra sicurezza.

I tempi correnti, sappiamo bene, sono spesso caratterizzati da fatti estremi che richiedono un’attenta analisi dei loro effetti e dai quali dobbiamo difenderci.

Il cittadino comune, l’uomo medio, deve gestire con oculata parsimonia le risorse di cui può disporre e, contestualmente, deve mettere in atto tutte le misure più idonee alla salvaguardia del suo patrimonio famigliare rappresentato non solo dal denaro ma, anche, dai beni immobili posseduti (la casa, in primis).

Come detto, nessuno di noi può permettersi il lusso di perdere, o per mera fatalità o per imprevedibilità degli eventi, tutto ciò che con immani sacrifici ha sin qui realizzato.

Si pone, pertanto, un interrogativo che chiede una risposta: mettere al sicuro i nostri sudati risparmi, possibilmente evitando operazioni “audaci” che solo pochi possono rischiare, rifugiandoci in operazioni meno redditizie ma più sicure, proteggere la nostra casa da quegli eventi  che in pochi attimi possono comprometterla, proteggere la nostra attività qualunque essa sia, integrare con una polizza Salute tutte le incertezze del traballante Sistema Sanitario Nazionale, metterci al riparo dalle conseguenze degli attacchi informatici dei temibili hacker, essere indennizzati per le conseguenze di un infortunio e, tanto altro ancora. Ovviamente si dovranno fare delle scelte perché, per ovvi motivi, non tutto è realizzabile.

Date queste “dritte”, voi potreste obiettare: ma questo denaro necessario per acquistare protezione, in una gerarchia di valori, va davvero utilizzato magari a discapito di altre priorità?

Condivido pienamente il senso di questa fondata osservazione, tuttavia viene spontaneo rispondere così: è meglio investire una contenuta somma di denaro per metterci al riparo dagli effetti degli eventi oppure risparmiare questo denaro e affidarci al buon Dio acché i temuti eventi non si verifichino?…  E se poi dovessero verificarsi?

Cari amici, spetta a voi decidere qual è la soluzione più giusta, dunque a voi “l’ardua sentenza”.

Tuttavia mi viene davvero difficile capire come si possa affidare ai capricci della sorte ciò che, con grandi sacrifici, abbiamo realizzato; ritengo pertanto utile ricordare quel vecchio detto latino che così sentenzia: “causa mali est ipse clamabit”, chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Lungi dal volere apparire il latore di oscuri presagi sento, però, il dovere di richiamare alla vostra attenzione il significato di questo detto latino. Come già tante volte detto, è meglio prevenire che combattere! Dato il tema è d’uopo concludere con la mia consueta esortazione: meditate gente, meditate!

Auguro a tutti voi un buon rientro.
Mimmo  Inzerillo

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