Le Compagnie di Assicurazione nel 2022 hanno liquidato oltre 800 milioni di Euro per danni causati da eventi atmosferici.
Una cifra davvero ragguardevole, soprattutto se raffrontata al numero esiguo di abitazioni private che dispongono di un’assicurazione contro le calamità naturali; si pensi un po’, nel nostro paese solo il 5,3% delle case private dispone di tale copertura!
L’ossessivo ripetersi di eventi come alluvioni, grandinate, trombe d’aria ecc. lascia dietro di sé danni incalcolabili, sia in termini economici che di perdite umane ma, nonostante ciò, si riscontra una cultura assicurativa poco attenta e consapevole che, benevolmente, vorremmo attribuire ad una carente informazione ma, in realtà, lo sappiamo bene, non è così. Possiamo senz’altro dire che trattasi di un fenomeno prettamente italiano, nel senso che anche paesi che non brillano per cultura assicurativa (v. Spagna, Portogallo ecc.) registrano una maggiore sensibilità verso l’utilità di tali coperture.
Tuttavia le Compagnie di Assicurazione, pur di fronte ad una platea sorda, fanno attraverso i media delle campagne di sensibilizzazione verso le quali, però, non si contestualizza un ritorno d’attenzione da parte dei privati.
Questo disinteresse risulta quasi incomprensibile, soprattutto se si considera che questi eventi che prima venivano catalogati come “rischi straordinari”, oggi costituiscono la normalità, …. una normalità ormai divenuta ciclica.
Nel merito, va rimarcato pure che tali campagne di sensibilizzazione vengono effettuate nonostante il pessimo andamento tecnico di questo specifico settore.
Fortunatamente tale situazione migliora sul fronte delle medio/grandi aziende le quali per oltre il 90% risultano assicurate.
Facciamo presente ai lettori che abbiamo voluto fare questo focus per ricordare a chi non avesse ancora provveduto ad assicurarsi contro tali rischi, che il cambiamento climatico è ormai una realtà e non più un’ipotesi. Esso non può essere affrontato come un problema puramente ambientale ma come uno dei maggiori rischi socio-economici e con forti ripercussioni anche sul PIL.
È fuori di dubbio che l’ambiente non può fare a meno delle assicurazioni, nel senso che solo esse possono costituire lo strumento che, almeno dal punto di vista economico, salvaguarda la vulnerabilità della popolazione.
Qualcuno potrebbe pensare che l’esposizione di questo non confortante quadro sia da imputare a specifici interessi professionali, ma tranquillizziamo il “malizioso” lettore ricordandogli che questi sono dati ufficiali e a tutti noti.
Dunque è nostro compito, per un sentito dovere di servizio al cliente, tenerlo informato su tutte le situazioni di criticità nelle quali la soluzione assicurativa è l’unica possibile e efficace.
Mimmo Inzerillo