Poco più di un anno fa…

da | 29 Apr 2022

Poco più di un anno fa, nel primo dei nostri articoli settimanali ricordavamo che, all’inizio degli anni Settanta, un evento epocale segnò la vita di tutti gli italiani: l’avvento dell’obbligatorietà dell’assicurazione Auto. Il fatto fu inteso dai più come una sorta di imposizione delle Istituzioni, ree di non avere prima interpellato il cosiddetto “popolo sovrano”, magari ricorrendo ad un oneroso “referendum”.

Soltanto dopo un po’ di tempo si ebbe la percezione che quella “imposizione” risolse tanti problemi che, sino ad allora, sovente rimanevano irrisolti. Era frequente il caso che, in caso di incidente stradale, il danneggiato restasse privo di risarcimento non essendo il danneggiante nella condizione economica di poter far fronte alla rifusione dei danni provocati. Ebbene, beneficiando di quella “imposizione”, circostanze simili non si ripeterono più e, addirittura, grazie all’istituzione del Fondo di Garanzia per le vittime della strada, veniva riconosciuto entro certi limiti, un giusto risarcimento anche per le lesioni personali causate da mezzi non identificati o assicurati con Società in liquidazione coatta amministrativa.

Da allora di strada ne è stata fatta tanta. Il mercato assicurativo auto non è rimasto più vincolato alla “tariffa unica” (ovvero ovunque si andasse si pagava sempre la stessa cifra) ma, come si conveniva ai tempi, fece il suo dirompente esordio la “liberalizzazione” delle tariffe, garantendo ciò un indiscutibile vantaggio per l’utente. Nei tempi successivi venne istituita la CID, Convenzione Indennizzo Diretto, che garantiva agli assicurati con Compagnie aderenti alla Convenzione, di essere risarciti direttamente dalla propria Compagnia di Assicurazione, previa compilazione del “modulo blu” cofirmato dalle due parti coinvolte e con espressa ammissione di colpa. Poi ci furono ulteriori cambiamenti e la cosiddetta CID cambiò in CARD con la variante che non prevedeva necessariamente la compilazione del “modulo blu” cofirmato, né che escludeva a priori il possibile intervento di un patrocinatore incaricato dalla controparte e che non prevedeva solo un reintegro pieno ma anche parziale nell’ottica della concorsualità delle colpe.

Non limitandoci al solo mercato della RC Auto, grandi passi furono fatti anche negli altri rami assicurativi.  Forti del regime di libera concorrenza, le Compagnie di Assicurazione si misurarono e si misurano ancora, nello studio e nell’offerta di prodotti sempre più innovativi e concorrenziali (v. polizze malattia, infortuni, globali abitazione, attività commerciali e artigiane e professionali, ecc. ecc.). Dunque, il mercato assicurativo è sempre in pieno fermento e, ciò, con un innegabile vantaggio per le nuove esigenze dell’utenza e commisurate alle novità dei tempi correnti.
Mimmo Inzerillo

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