Qual è l’immagine delle Assicurazioni agli occhi dei consumatori? Non sempre è positiva e, soprattutto, è condizionata da una serie di fattori.
Questo problema le Compagnie di Assicurazione se lo sono poste da tempo, ed è da ciò che nasce lo sforzo delle stesse di dare un buona immagine di sé in quanto presupposto imprescindibile per la vendita delle polizze, cosa peraltro strettamente collegata anche alle promesse da esse derivanti ed alla loro affidabilità.
Certe perplessità sulle Compagnie di Assicurazione sono, tuttavia, pressoché inesistenti in paesi come l’Inghilterra dove l’assicurazione su base volontaria è ritenuta un insostituibile istituto, come pure le coperture assicurative private, molto apprezzate e richieste.
Non solo in Inghilterra ma anche in altri paesi europei, è radicata la consapevolezza che si dovrà contare sempre più su sé stessi e non, invece, sullo Stato, sempre più lontano da queste problematiche.
Ovviamente, tutto questo è in stretto legame con l’accresciuto sviluppo economico e con le conseguenti maggiori esigenze di sicurezza delle persone; è un dato di fatto che i prodotti assicurativi sono ormai molto ricercati e, in particolare, quelli standard destinati ad una vasta utenza.
Tutto ciò scaturisce dal fatto che l’utente medio ha finalmente compreso che, quelli assicurativi, non sono strumenti superflui ma assolutamente necessari.
Succede, però, che spesso il rapporto assicurato/assicuratore è incrinato da quello servizio/prezzo. È risaputo che l’utenza spesso non si ritiene soddisfatta della prestazione assicurativa, ovvero la liquidazione del sinistro, in quanto non in linea con le proprie aspettative. C’è da dire, però, che in taluni casi, tale valutazione è viziata da evidente spirito speculativo. Non è raro, infatti, che si arrivi a sostenere che le Compagnie di Assicurazioni ricorrano ad autentiche acrobazie legali al fine di sottrarsi all’obbligo di pagare.
Tuttavia, da persone informate, sappiamo che così non è, e semmai tale distorta convinzione va imputata ad una insufficiente conoscenza del prodotto assicurativo e delle sue vere finalità.
Ad offuscare l’immagine delle Assicurazioni non è solo la scarsa conoscenza dei prodotti ma, anche, la linea intransigente adottata dalla politica verso queste, ciò a chiaro vantaggio della concorrenza delle Banche verso le quali è rivolta invece tanta tolleranza, spesso discutibile. Fortunatamente, però, negli ultimi anni si è compresa l’estrema utilità sociale delle Assicurazioni.
Onde dirimere ogni possibile dubbio sulla grande funzione sociale delle Compagnie di Assicurazione, queste hanno messo in campo un grande impegno divulgativo per far comprendere all’utenza la corretta interpretazione dei termini del contratto e della legislatura assicurativa, spesso, come detto, fuorviata da finalità diverse da quelle previste dalla polizza.
In sintesi, per rendere possibile tutto ciò, i prodotti assicurativi devono essere facili da comprendere, trasparenti, semplificando i concetti tecnico assicurativi, incomprensibili ai non addetti, ed evidenziando ogni eventuale restrizione nell’ambito della operatività delle garanzie; ciò onde minimizzare il rischio di spiacevoli sorprese dopo il sinistro.
È dunque l’atto finale, ovvero la liquidazione del sinistro, che deve servire a modificare in senso positivo l’immagine della Compagnia agli occhi dell’Assicurato, nonché, per una questione di informazione e di trasparenza, consentire all’utenza una più agevole comparazione delle polizze dei diversi assicuratori; misure che, è agli occhi di tutti, le Compagnie di Assicurazione hanno da tempo adottato nel pieno rispetto dei diritti del consumatore.
Mimmo Inzerillo