Hacker in agguato? Proteggiti con la polizza Cyber Risk

da | 11 Apr 2025

Viene spontaneo ricordare un antico proverbio latino: mala tempora currunt sed peiora parantur, corrono brutti tempi e se ne preparano di peggiori.

Citiamo questo proverbio non per essere catastrofisti ma, solo, realisti.  Il quadro generale, la globalizzazione, le guerre, la pandemia, le catastrofi naturali, le fibrillazioni dei mercati finanziari, certamente non inducono ad essere particolarmente ottimisti e, come se tanto non bastasse, ad esse seguono le insidie dell’ultima ora, ovvero gli attacchi informatici, sempre più frequenti e con pesanti ripercussioni sull’economia mondiale.

Questi cyber attacchi trovano una spiegazione su motivazioni di varia natura, come ragioni etico-politiche o, come più ci riguarda, ragioni economiche a danno di privati cittadini oltre che alle società, enti governativi ed altro.

Sostanzialmente tutto questo costituisce, a tutti gli effetti, una vera e propria guerra informatica che si concretizza attraverso i famigerati attacchi hacker.

Va da sé che la situazione deve indurci ad un attento studio delle misure di autodifesa da adottare, intese nei termini più idonei; andranno studiati modelli analitici avanzati oltre che mirate strategie, atteso che, nel nostro paese, è in corso un vero allarme cybersecurity con una impennata, nell’ultimo anno, addirittura del 40%.

Sono, questi, dati che non devono passare inosservati atteso che il “cybercrime” continua ad essere una delle minacce che preoccupano di più, particolarmente il settore governativo, manufatturiero, il mondo della finanza e delle assicurazioni e, non ultimo, come detto, il mondo dei privati cittadini. Insomma, questa situazione riflette una preoccupante tendenza in continua evoluzione.

In Italia il settore finanziario/assicurativo è quello che ha registrato il maggior aumento di attacchi gravi; segue il settore Salute, anch’esso nel mirino di queste temibili organizzazioni.

È un dato di fatto che, ormai, i cyber attacchi, attraverso l’utilizzo di sofisticatissime tecniche, costituiscono un business che si è rivelato più redditizio persino del traffico di droga, per cui non è difficile immaginare quali danni per le aziende e per le istituzioni potranno derivare.

In sintesi, esiste un vero e proprio mercato criminale, creato da organizzazioni che mettono a disposizione delle piattaforme per la negoziazione e malware da utilizzare per gli attacchi, nonché per l’accesso ai sistemi informatici di aziende e di pubbliche amministrazioni oltre che dei privati cittadini.

Questi attacchi comportano spesso anche la richiesta di un riscatto per sbloccare l’attività, ma non solo questo, ad esso si può aggiungere  quella di un ulteriore riscatto per la minaccia di divulgazione dei datti sottratti.

Ma come ci si può proteggere dai danni causati dagli attacchi informatici quali, per citarne qualcuno, la violazione dei dati, il furto di identità digitale, il pagamento di un riscatto ai cyber criminali, i danni diretti all’assicurato ed al suo nucleo familiare in caso di furto di carte di credito/debito e carte prepagate?

Che dire cari signori, i tempi sono questi e la situazione è davvero molto preoccupante perché riguarda tutti, nessuno escluso. Dati molto riservati, ad esempio quelli bancari, potrebbero già essere diffusi sul “dark web”, cioè quella parte di internet nascosta, accessibile solo con software specifici e configurazioni autorizzate ma, non solo questo, certi dati possono essere utilizzati per creare delle false identità con le conseguenze che non è difficile immaginare.

Dunque, cari lettori, la conclusione è sempre la stessa, ovvero auspicando che, chi di dovere, prenda le contromisure per arginare questo grave problema, noi, nelle more che ciò avvenga, non sbaglieremmo se pensassimo a proteggerci da queste insidie con le apposite coperture assicurative Cyber Risk. Il consiglio che vi diamo, pertanto, è di parlarne in Agenzia per avere chiarezza su tutte le caratteristiche e le peculiarità di questa polizza che, almeno da un punto di vista economico, e non è poco, può risolvere il problema .
Mimmo Inzerillo