Sei protetto dalle calamità naturali?

da | 17 Gen 2025

Un preoccupante ripetersi di calamità naturali dagli effetti devastanti ha caratterizzato gli ultimi anni per cui viene spontaneo porsi una domanda: quali sono le misure più idonee da adottare per proteggersi dalle conseguenze di tali disastri?

Nel precedente articolo del 10/01/2025 dicevamo che il 2025 sarà, per le Compagnie di Assicurazioni, teatro di nuove sfide da affrontare in ragione, anche, dell’intensificarsi degli eventi calamitosi.

È evidente che l’incidenza delle calamità naturali sul costo finale delle coperture assicurative, avrà un peso non indifferente; per rendere meglio l’idea, citiamo un caso drammatico, ovvero il disastroso incendio che, da giorni, sta devastando ampie zone della California e di Los Angeles e dintorni.

I danni sono incalcolabili e stimati, allo stato, in circa 250 miliardi di dollari (dati provvisori destinati ad aumentare), con vaste zone letteralmente cancellate, ridotte in cenere.

Negli Stati Uniti il settore assicurativo riveste un ruolo assolutamente primario, che interessa non solo l’area salute ma, anche, l’area “proprietà”, per cui è intuibile come le Compagnie di Assicurazione siano pienamente coinvolte in questo immane disastro aggravato, tra l’altro,  anche da perdite umane (si parla di 25 vittime ma il numero è provvisorio) nonché 180.000 sfollati che, in pratica, hanno perduto tutti i loro averi.

Una grossa parte degli effetti economici di questo disastro ricadrà, come una inesorabile mannaia, sulle teste delle Compagnie di Assicurazione e, dati i “numeri” previsti, sarà il più costoso evento assicurato per calamità.

È ovvio che, un evento di questa portata, ha sconvolto tutto il mercato assicurativo – linea “proprietà”- per via degli elevatissimi rischi associabili agli incendi ed alle calamità naturali in genere.

Cosa potrà accadere? Quali saranno i riflessi sulle Compagnie di Assicurazione? Beh, non è difficile immaginarlo: molte Compagnie abbandoneranno del tutto questo ramo assicurativo non potendo far fronte alle enormi ricadute economiche, altre, invece, rivedranno la propria offerta adottando più rigidi limiti assuntivi ed applicando franchigie più elevate. Contestualmente, obtorto collo, dovranno rivedere i trattati riassicurativi con i propri riassicuratori (cioè gli assicuratori delle Compagnie di Assicurazione a cui viene ceduta parte dei rischi assunti).

Il che, ovviamente, comporterà la cessione di parte dei ricavi alle Compagnie di Riassicurazione e, ciò, con l’inevitabile ricaduta sulle tariffe.

Tutto questo vale anche per il nostro paese che, certamente, non è indenne da calamità. Basta pensare, per non andare lontano nel tempo, a cosa è accaduto nel 2024 in Emilia e Romagna, regione che è puntualmente colpita da questi eventi anche più volte l’anno, sommandosi a ciò l’ignavia delle istituzioni che, spesso, dimenticano di mettere in sicurezza il territorio.

Il loro ripetersi, quasi ossessivo, non fa escludere il rischio che le Compagnie di Assicurazione possano esaurire i budget previsti per tali rischi, evenienza, questa, da esorcizzare per il bene di tutti.

Ci siamo attardati in questo lungo preambolo per far meglio capire ai nostri lettori quanto sia indispensabile proteggersi da queste sventure. Al momento, dal punto di vista “costi”, possiamo affermare che le tariffe, nonostante tutto, sono in uno stato di “stand by” ma, inevitabilmente, a brevissima scadenza, si prevedono degli aumenti tariffari. Alla luce di ciò cosa consigliare allora?

La risposta è scontata: questo è il momento di provvedere quanto prima ad assicurare la nostra casa ed i nostri beni, e non solo per l’abbordabile costo delle polizze ma, soprattutto, per preservarci per tempo dalle gravi conseguenze economiche che queste calamità possono comportare. Del resto Emilia/Romagna come pure Spagna, ed oggi California, insegnano: molti hanno perduto tutto, assolutamente tutto, …. basti pensare solo a questo! 
Mimmo Inzerillo