Parrebbe che le “polizze digitali” abbiano conquistato il cuore di molti consumatori, tanto da farle prediligere rispetto quelle tradizionali. Indubbiamente costituiscono una vera innovazione in quanto il ricorso alla tecnologia consente a tutti un facile e comodo accesso all’intero processo.
Va comunque detto che c’è una gran parte di consumatori che, però, preferisce affidarsi alla propria Agenzia nonostante le predette garantiscano una certa convenienza economica, peraltro confortata dalla relativa facilità del processo d’acquisto.
Tuttavia, come già detto in altre occasioni, questa relativa facilità del processo d’acquisto è sempre subordinata ad un minimo di confidenza col mondo web; se questa benedetta confidenza non la si ha è consigliabile rivolgersi alla propria Agenzia, ciò a scanso di sgradite sorprese che, ben sappiamo, ormai sono all’ordine del giorno.
Per quanto ci riguarda, la nostra visione, come facile capire, è chiaramente orientata verso i canali tradizionali, in quanto solo attraverso essi si può ottenere una consulenza assicurativa vera. Insomma, per essere più espliciti, sarebbe un po’ come curarsi affidandosi ad Internet e non al proprio medico.
Il ricorso alle polizze digitali non è limitato solo alle polizze auto ma, pensate, trovano applicazione in diversi altri settori, come i viaggi e la mobilità, le abitazioni ed il relativo contenuto e, incredibilmente, anche nell’ambito delle polizze Salute.
Al riguardo viene spontaneo porvi una domanda: sottoscrivereste una polizza Salute affidandovi solo alle generiche informazioni date da un anonimo operatore? Assicurereste la vostra casa o la vostra attività con una polizza digitale?
Per fare ciò, oltre che sapersi destreggiare nel mondo web, è richiesto anche un minimo di infarinatura assicurativa sulle varie garanzie offerte da una polizza salute o da una polizza globale per la casa od altro.
Se siete realmente convinti di avere questi requisiti, allora procedete senza alcun timore, non trascurando, però, l’aspetto sinistri ed il linguaggio ostico delle polizze di assicurazioni che, spesso, ai non addetti, fa intendere lucciole per lanterne. A tal proposito, vi assicuriamo, nel percorso “self service”, anche se supportati da un operatore, non sempre determinate interpretazioni risultano sufficientemente esaustive, il più delle volte per incomprensioni comunicative, determinando tutto ciò le conseguenze che è facile immaginare.
Cari lettori, la consulenza assicurativa è una cosa molto seria e nulla è affidato ad un semplice scambio di notizie via internet con un anonimo operatore che potrà seguirvi ma sino ad un certo punto.
È questa la ragione per la quale, la nostra Agenzia, ha inteso investire importanti risorse nell’interesse dei propri assicurati operando in regime di plurimandato con diverse Compagnie, tutte specializzate in specifici settori. Ultima, ad esempio, l’ASSICURATRICE MILANESE, società specializzata nel delicatissimo ambito della Responsabilità Civile Professionale.
Tutto ciò è stato fatto annoverando nel nostro portafoglio clienti molti professionisti; scelta meditata che ci ha consentito di offrire loro le migliori soluzioni possibili con chiaro beneficio per i medesimi. Per concludere, cari signori, vi confermiamo che le polizze digitali sono un validissimo strumento ma, tuttavia, va valutato con cognizione di causa, quando poter ricorrere ad esse e quando, invece, ricorrere ai canali tradizionali.
Mimmo Inzerillo