Cos’è la previdenza? Viene definita come l’abitudine di prendere in considerazione, prudentemente e tempestivamente, le necessità del futuro. Questa definizione fa tornare alla memoria il famoso racconto dell’antico scrittore greco Esopo, quello della cicala e della formica. Ricordate? Mentre la cicala canta e balla, la formica lavora duramente per prepararsi alle asperità dell’inverno; chi delle due sarà pronta ad affrontare il freddo?
Analizziamo attentamente queste parole, “considerare, prudentemente e tempestivamente, le necessità del futuro”.
Le vacanze sono finite o stanno per finire ed il rientro genera tante emozioni, difficoltà di concentrazione, stress, ansia, e questo perché il passaggio dalla tranquillità delle vacanze alle problematiche della quotidianità è davvero traumatico.
Ma tant’è e, piaccia o meno, è necessario rientrare nell’ordinaria routine e, solo quando questa fase di “acclimatamento” si sarà conclusa, allora sarà il momento di affrontare le varie problematiche con la dovuta attenzione.
Una su tutte è di particolare interesse: la previdenza, quella di cui parlavamo in premessa.
Se giovani o più o meno tali, la diligenza del buon padre di famiglia dovrebbe indurci a prendere in seria considerazione questo delicatissimo argomento, ovvero quello della cosiddetta “previdenza integrativa”. E’ questo un argomento che non è mai troppo presto affrontare perché volto alla pianificazione del nostro futuro.
Prima lo si fa, meglio è! La previdenza integrativa, o complementare, è un sistema volontario di risparmio ed investimento la cui finalità è quella di costruire una pensione aggiuntiva a quella erogata dall’INPS o da altro ente previdenziale.
Questo sistema è incentivato da vantaggi fiscali come la deducibilità dei contributi ed una tassazione ridotta sui rendimenti e sulle prestazioni finali.
Lo evidenziamo ancora una volta, prima si inizia a versare in una forma di previdenza, maggiore sarà la pensione complementare.
Chi scrive, è uno di quelli che (fortunatamente) ha sempre creduto in questo sistema e, può garantirlo per personale esperienza, non rimpiange il giorno in cui, ancor giovane ed in attività, decise di costruirsi una pensione integrativa. Oggi, pensionato a pieno titolo, gode dei benefici di tale decisione, usufruendo di una pensione aggiuntiva a quella INPS, rivelatasi poi una vera manna dal cielo, consentendo questa di mantenere lo stesso tenore di vita, altrimenti limitato alla sola pensione di base.
La previdenza integrativa è, indubbiamente, un argomento di grande rilevanza per tutti i lavoratori in genere, ma assume una particolare importanza per i lavoratori autonomi in quanto consente loro di integrare la pensione di base, spesso molto contenuta. Ogni ordine od albo professionale, si sa, stabilisce la propria percentuale di contribuzione ed i requisiti minimi di età e di anzianità per andare in pensione. Ma queste contribuzioni saranno sufficienti per mantenere invariato il tenore di vita tenuto in attività? Poniamoci questa domanda e diamoci la risposta più scontata, ovvero è giunto il momento di affrontare seriamente il problema.
Mimmo Inzerillo