Polizza eventi catastrofici: proteggi ora il tuo patrimonio

da | 2 Ago 2025

Recentemente vi abbiamo intrattenuti sul D.M. n° 18/2025 che ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese di sottoscrivere una polizza assicurativa a copertura dei danni derivanti da eventi catastrofici e calamità naturali, ovvero quegli eventi estremi che, in quanto tali, richiedono rimedi altrettanto estremi.

Tali eventi che ormai si ripropongono da anni con allarmante sistematicità, hanno messo in grande evidenza la vulnerabilità del nostro territorio sul quale, alla elevata frequenza si sommano episodi di varia tipologia, i più ricorrenti enormi accumuli di pioggia che raggiungono valori assolutamente eccezionali che vanno oltre i limiti della prevedibilità.

L’incessante ripetersi di questi eventi, nelle loro varie forme, hanno indotto il Governo a rendere obbligatoria l’assicurazione contro gli eventi catastrofali, per il momento limitata solo alle imprese (escluse quelle agricole), trasparendo tuttavia che, quanto prima, tale obbligo sarà esteso anche ai proprietari di immobili situati in aree a rischio idrogeologico, ovverosia quasi tutto il nostro paese (il 94% del territorio!).

Tale provvedimento, nelle intenzioni del Governo, ha la funzione di garantire a detti proprietari un rimborso rapido dei danni, bypassando così l’interminabile tempistica degli interventi e stanziamenti (spesso non certi) a livello ministeriale.

Indubbiamente un simile provvedimento può rappresentare la soluzione del problema ma, è altrettanto vero, che l’imposizione di una polizza assicurativa implica dei costi che ricadrebbero, inevitabilmente, sui privati, prescindendo poi da quell’atavica anomalia che vede l’italiano medio allergico alle coperture assicurative.

Ben sappiamo che, molti, relegano la polizza assicurativa negli ultimi posti di una data gerarchia di valori o, ancor peggio, ingenerosamente ritenuta come un regalo fatto alle Compagnie di assicurazione, non considerando, invece, la finalità vera di dette coperture.

La conferma di questo diffuso sentire, è il fatto che solo il 6% delle abitazioni italiane risulta assicurato contro i danni da eventi atmosferici.

Si pensi che, anche in aree economicamente e socialmente evolute, come, ad esempio, l’Emilia e Romagna, si registra questa incomprensibile diffidenza per le soluzioni assicurative, pur essendo detto territorio costantemente colpito da eventi di questa natura.

Tuttavia non è solo questo, c’è un altro dato molto sconfortante, ovvero,  all’indifferenza della gente verso certe soluzioni, si somma la colpevole assenza dei governi regionali che, nonostante il puntuale ripetersi di questi eventi, non mettono in atto neppure le più elementari contromisure, come la pulizia dei corsi d’acqua e la sistemazione degli argini, la realizzazione delle famose vasche di contenimento ed altri accorgimenti simili, interventi già sperimentati con successo in regioni diligentemente amministrate come il Veneto.

Alla luce di quanto in argomento, il nostro pensiero è che una riflessione seria sia inevitabile: porre la massima attenzione a questo insidioso problema, non dimenticando che queste polizze offrono una provvidenziale protezione finanziaria contro i danni causati dalle citate  calamità, frane e terremoti compresi. Sostanzialmente, è il caso di evidenziarlo, costituiscono un investimento mirato alla tutela del proprio patrimonio mentre poi, a quella del territorio, ci penseranno le istituzioni  (si spera…).
Mimmo Inzerillo